La Pietroburgo di Dostoevskij è sempre un qualcosa di evocativo, che sia il panorama sottostante ad un crimine compiuto da un giovane Raskol'nikov non ha importanza, tanto l'autore è capace di portare la "poesia" nella realtà con delle semplici parole.
Delitto e castigo
«Sono stato solo capace di uccidere. Anzi, ora si scopre che neanche di questo sono stato capace...»
Raskol'nikov è un giovane che è stato espulso dall'università e che uccide una vecchia usuraia per un'idea, per affermare la propria libertà e per dimostrare di essere superiore agli uomini comuni e alla loro morale. Una volta compiuto l'omicidio, però, scopre di essere governato non dalla logica, ma dal caso, dalla malattia, dall'irrazionale che affiora nei sogni e negli impulsi autodistruttivi. Si lancia cosí in allucinati vagabondaggi, percorrendo una Pietroburgo afosa e opprimente, una città-incubo popolata da reietti, da carnefici e vittime con cui è costretto a scontrarsi e a dialogare, alla disperata ricerca di una via d'uscita. Nuova traduzione di Emanuela Guercetti. Prefazione di Natalia Ginzburg e saggio introduttivo di Leonid Grossman.
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Anno edizione:2014
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Bea Lore 30 giugno 2025la Pietroburgo criminale
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Federica 09 aprile 2025Capolavoro assoluto!
Chi si approccia a questo romanzo in pieno tempo di studi universitari e afferma di esserne rimasto indifferente o di non essere stato coinvolto nella lettura... sta mentendo, o, più semplicemente, non ha letto con la giusta attenzione il capolavoro, la punta di diamante della bibliografia di Dostoevskij. Impossibile non sentirsi partecipi della vita ingiusta che conduce Raskolnikov, del senso di frustrazione per la vita misera che ha e al contempo della rabbia bruciante che prova interiormente e che tenta di esorcizzare attraverso il delitto, emulando il grande Napoleone, così mitico nella sua distanza da essere applaudito sottovoce dalla gioventù Russa, sebbene le milizie francesi siano nemiche di quelle russe. E credendosi simile almeno un po' a Napoleone, Raskolnikov tenta di compiere un'azione che lo getterà in uno scenario più grande e complesso di quanto immaginasse, impossibile da controllare con la freddezza e la lucidità di un condottiero di guerra. In fondo, Raskolnikov è solo un giovane uomo che vuole il proprio posto nel mondo, desideroso di prendere la vita a morsi. Solo che, pur di farlo, diventa disposto a tutto. Mi fermo qui, anche se ci sarebbero moltissime altre cose da dire su questo classico intramontabile e su tutti i suoi personaggi, non solo sul protagonista! Questo è un libro che ti cambia, per me è stato così. Spero anche per chi lo leggerà da oggi in avanti. Buone letture.
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Ri 02 febbraio 2025Bellissimo
Bel libro
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