La forma dell'acqua - Andrea Camilleri - copertina
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Letteratura: Italia
La forma dell'acqua
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Descrizione

La forma dell'acqua è il primo romanzo con il commissario Montalbano di Vigàta. Camilleri lo scrive nel 1994 e rappresenta una autentica novità, non solo e non tanto per la lingua inventiva, quanto per la costruzione del protagonista.

«Arrivò al commissariato alle sett'albe, tanto che l'agente di piantone lo taliò preoccupato.»

«Ti dissi che secondo me questo libro era una rivoluzione, e che tu l'avevi portata a termine usando il racconto più classico, usando il genere che gli schizzinosi linneiani consideravano la serie B della letteratura. L'alto e il basso che si confondono, che fanno le capriole come il tuo libro, Andrea, che fa ridere, e fa pensare, e che vorresti continuare a leggere fino a perdere il fiato e i denti.» - Antonio Manzini


Scriveva Michele Serra nel 2014: «Nella sua scena d'esordio nel mondo della pagina scritta Salvo Montalbano non c'è. O meglio c'è, ma non è tra noi. È con se stesso. Sta dormendo. E sta sognando. Non un sogno ordinario, per giunta: un sogno erotico, un animato amplesso con la sua Livia vicina/lontana. Viene interrotto bruscamente da una telefonata del brigadiere Fazio. Un uomo è morto, un nuovo caso è aperto. Strappato a se stesso, buttato giù dal letto, interrotto nella più intensa e privata delle esta-si psichiche, il commissario impreca mentre tenta di afferrare "non tanto la cornetta quanto i lembi fluttuanti del sogno che inesorabilmente svaniva". È la metafora implacabile di un parto. Una chiamata al mondo improvvisa e traumatica. Da un ventre protettivo - il sonno, la femmina, l'amplesso - al proprio dover essere. Quei lembi non possono più essere ricuciti, quel sogno è interrotto per sempre. Da quel momento Salvo Montalbano ci appartiene: è stato consegnato dal suo autore ai lettori e agli spettatori». Un romanzo che era come una rivoluzione, e Montalbano con la sua figura avrebbe realizzato l'ambitissima fusione tra popolarità e letteratura.

Dettagli

2025
11 febbraio 2025
212 p., ill. , Brossura
9788838947834

Valutazioni e recensioni

  • Rino

    Il primo romanzo in cui appare Montalbano e già ci si ritrova catapultati nella sua dimensione. Al di là del giallo in sé, il romanzo offre diversi spunti di riflessione sulla società e di come la politica si insinui al suo interno. L'utilizzo di termini del dialetto siciliano caratterizza molto di più l'ambientazione.

  • io

    Questo è un romanzo che ho letto per un esame universitario, ad essere sincero non avrei mai immaginato che un libro del genere potesse interessare la materia che ho studiato, ma personalmente la lettura di quest’ultimo non mi è dispiaciuta anche se non sono un amante dei gialli. Parto col dire che la trama è incentrata su un delitto ovvero la morte di Luparello, omicidio ben studiato poiché si serve della politica corrotta. Camilleri è infatti un ottimo scrittore del giallo siciliano, modula senza sforzo la lingua e presenta la Sicilia in maniera non tanto diversa da quella presentata da Pirandello e Sciascia, caratterizzata da movimenti umani elementari e oscuri. Insomma è una lettura che ha bisogno di attenzione sia per il dialetto semplice ma scrupolosamente Siciliano, sia per seguire la vicenda che percorre il romanzo.

  • Anna

    La forma dell'acqua è più di un semplice giallo: è una riflessione sull'ambiguità della verità e sull'adattabilità dell'acqua, che prende la forma del contenitore che la ospita, proprio come la realtà può essere modellata dalle convenienze. Questo romanzo è un ottimo punto di partenza per entrare nel mondo di Camilleri e del suo amato commissario Montalbano. Una lettura imperdibile per gli amanti del giallo e per chi desidera scoprire un frammento autentico della cultura italiana.

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Foto di Andrea Camilleri

Andrea Camilleri

1925, Porto Empedocle (Agrigento)

Nato a Porto Empedocle (Agrigento), Andrea Camilleri ha vissuto per anni a Roma.  Dal 1939 al 1943, dopo un periodo in un collegio da cui viene espulso, studia ad Agrigento al Liceo Classico Empedocle dove ottiene la maturità classica senza dover sostenere l’esame a causa dell’imminente sbarco degli alleati in Sicilia. A giugno inizia, come ricorda lo scrittore, "una sorta di mezzo periplo della Sicilia a piedi o su camion tedeschi e italiani sotto un continuo mitragliamento per cui bisognava gettarsi a terra, sporcarsi di polvere di sangue, di paura".  S’iscrive all’Università (Facoltà di lettere) ma non si laureerà mai. Si iscrive anche al Partito Comunista.Inizia a pubblicare racconti e poesie e vince il Premio...

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