Regista italiano. Si diploma al Centro sperimentale di Roma e muove i primi passi da attore per poi occuparsi di produzione. Passa dietro la mdp nel 1964 con Le ore nude, tratto da A. Moravia, e per un decennio circa firma alcune opere di buona fattura, in genere brillanti e apprezzate dal pubblico. Fra queste la mini-saga di Sette uomini d’oro (1965) seguita da Il grande colpo dei sette uomini d’oro (1966), arguta rivisitazione del genere alla 007 con toni giallorosa e sapori da commedia all’italiana. Sulla stessa linea, con echi freschi da rivoluzione sessuale, Paolo il caldo (1973) e L’erotomane (1974).